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Progetto: Sportello d’ascolto e operatore amico

2008. Progetto a cura di: prof. Rossella Lopriore

Per informazioni contattare: Rossella r.lopriore@libero.it

Territorio di riferimento: Valenzano; Durata: otto; Partner: C. D. «Giovanni XXIII» - Valenzano

Obiettivi
• Offrire uno spazio di ascolto e di confronto ai ragazzi, nel quale possano esprimere i propri disagi all’interno di una relazione d’aiuto; • Offrire ai genitori uno spazio d’ascolto, di consulenza e di riflessione relativa all’esperienza genitoriale, favorendo l’espressione del proprio vissuto di genitore; • Contenere e prevenire la dispersione scolastica;

Breve descrizione del progetto:
Nella nostra scuola è stato già attivato durante gli anni scolastici 2004/2005 e 2006/07 uno Sportello d’ascolto che ha avuto una positiva efficacia sul piano educativo e sociale essendo ormai la scuola un ambiente dove si manifestano non solo le capacità di adattamento dei ragazzi ma anche i segni precoci di difficoltà e di disagio. L’esperienza ha fornito un importante supporto ai docenti, ai genitori e agli alunni, pertanto si considera opportuno riproporla anche per quest’anno scolastico. Il Centro d’ascolto si pone come uno spazio specifico di ascolto e di riflessione finalizzato a prevenire il disagio adolescenziale e a favorire l’intervento precoce in situazioni problematiche sul piano evolutivo. Riuscire a parlare della propria esperienza, anche di sofferenza, rendendola oggetto di riflessione, comporta un distanziamento dal problema e un tentativo di soluzione Il progetto è inoltre finalizzato a potenziare nei ragazzi le capacità comunicativo-relazionali e a fornire loro un solido background formativo, nella prospettiva di essere un adulto consapevole e dotato di un adeguato equilibrio psicofisico. Sono previsti interventi di consulenza agli alunni, ai genitori e agli insegnanti, interventi nei gruppi classe, monitoraggio delle situazioni oggetto di intervento.

Azioni/fasi/linee progettuali:
Sulla base dei casi emersi in sede di sportello vi saranno: 1) Incontri periodici di supervisione co-gestiti dall’esperto e dal gruppo di docenti che lavorano al progetto. Si tratterà di incontri di discussione dei casi al fine di trasferire ai docenti una riflessione circa la realtà psicologica dei ragazzi ed aiutarli in termini metodologici e comportamentali 2) Realizzare una mappa di tutte i comportamenti rischiosi manifestatisi intorno alla scuola, nei confronti dei propri pari e dei compagni più piccoli 3) Presentare a tutti gli alunni delle terze classi le caratteristiche della scuola accogliente e proporre un’attività di tutoraggio per imparare ad affiancare i ragazzi più piccoli ed aiutarli a superare disagi e difficoltà 4) Preparare incontri con esperti di Peer education per dare a quest’attività anche una base formativa e culturale 5) Prevedere incontri di confronto e consolidamento tra esperto, docenti e alunni impegnati nell’attività di tutoraggio 6) Valutare l’efficacia e l’efficienza dell’attività

Metodologia e strumenti:
1) Giochi d’aula: “L’ascolto attivo”. In questa fase ogni alunno ha sperimentato la possibilitàdi modificare l’abituale modalità“giudicante e passiva”di ascoltare l’altro permettendosi di “ascoltare ed ascoltarsi attivamente”in una duplice via: verbale e non verbale. 2)Role-play play: : “Un gruppo di ragazzi nel cortile di Un gruppo di ragazzi nel cortile diuna scuola una scuola” Questa attivit Questa attività ha permesso di sperimentare ha permesso di sperimentare attivamente i diversi ruoli (bullo, vittima, attivamente i diversi ruoli (bullo, vittima, spettatori, sostenitori) spettatori, sostenitori) “mettendo in scena mettendo in scena” un un episodio per episodio per “sentirne sentirne” nelle rispettive vesti nelle rispettive vesti motivazioni e dinamiche sottostanti i motivazioni e dinamiche sottostanti i comportamenti di ognuno.

Prodotti o materiali finali:
Elaborato finale in power-point presentato ed illustrato in una mostra finale

Note sulla riuscita, la replicabilità e i problemi del progetto:
I due progetti sono rislutati così efficaci per la scuola che sono stati riproposti nel corrente a. s. ed in particolare il progetto «operatore amico» viene attuato attraverso un'azione P.O.N.

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